Allenamento misto di boxe e esibizioni

La Boxe popolare è condotta all’interno di palestre che rifiutano le logiche di profitto e di cultura dominante dell’apparire, che appartiene invece ai contesti delle palestre capitaliste. E’ un’esperienza di autogestione in cui non vi è un ritorno economico e dove l’esperienza del singolo è messa a disposizione di tutti e tutte, con l’intento di crescere, individualmente e collettivamente. Fuori e dentro lo spogliatoio, nella pratica sportiva così come nello sdoganare stereotipie e comportamenti che richiamino a dinamiche sessiste, fasciste, razziste ed omofobe.
Il pugilato è uno sport che richiede costanza, grande spirito di sacrificio ed umiltà; all’interno delle palestre popolari viene proposto in modo che sia il più possibile scevro dal culto di una fisicità univoca e dal culto della violenza. Gli allenamenti quindi non sono agonistici in modo che sia consentito, realmente, a tutti e tutte di apprendere le tecniche pugilistiche e raggiungere un soddisfacente livello di atleticità, tale da permettere di potersi confrontare con altri pugili all’interno del circuito delle palestre popolari. La boxe per come la conosciamo ed interpretiamo è dunque confronto tra corpi, tutti i tipi di corpi, tra genere ed identità di genere. In primo luogo quindi, proprio per la corporeità e la fisicità di questo sport, ci sembra importante sviluppare e portare avanti un discorso di genere all’interno della boxe. Un discorso in cui l’antisessismo non debba e non possa rimanere semplicemente un’indicazione “teorica”, ma che sia pratica quotidiana nelle nostre palestre. Anche se spesso questo sport rimanda ad un’idea di scontro, vogliamo ribaltare questa concezione in modo che esso sia incontro di differenze -di cui siamo composti- per una riappropriazione di identità, bisogni e benessere dell’individuo.
Uno sport in cui le differenze di genere siano allo stesso tempo valorizzate e fatte proprie, affinché la fisicità che caratterizza il pugilato porti realmente ad un incontro/scontro basato sul rispetto delle differenze e non sulla prevaricazione e sul sentirsi da meno o in difetto rispetto all’altro, considerato “normale” e “normato”.

Sport e accessibilità di Genere

A partire dalla proiezione di un video, che racconta l’esperienza personale e calcistica delle Tegnizze, squadra di calcio mista, questa tavola rotonda si propone di essere un momento di dibattito sul tema dello sport e della sua accessibilità.

In particolare si discuterà dell’accessibilità e dell’appartenenza di genere, della categorizzazione netta imposta dagli enti che organizzano le competizioni, che non considera tutta una serie di soggetti non definibili all’interno di questa logica.

Si discuterà anche della questione dei test ormonali sulle atlete, che sono tornati alla ribalta nelle ultime vicende della FIFA, ma presenti fin dagli anni ’30 e somministrati in maniera particolarmente meticolosa su diverse sportive appartenenti al mondo dell’atletica leggera con conseguenze molto pesanti sulle loro vite sportive e private.

Alla tavola rotonda parteciperanno:

Le Tegnizze, squadra di calcio mista

alcune calciatrici torinesi

Elisa Virgili, autrice di “Olimpiadi. L’imposizione di un sesso”

 

I corpi nello sport

Un momento di discussione e confronto aperto a tutt*, in cui affrontare i temi dello sport e dell’antisessismo a partire da questioni come l’accessibilità e la visibilità femminile e le gerarchie e le relazioni tra i generi che si instaurano nella pratica sportiva.

Assieme a Raffaella Camoletto, docente di “Sociologia delle culture urbane” e di “Stili di vita e spazi urbani” all’Università di Torino, ci occuperemo in particolare di pratiche sportive che si svolgono nello spazio pubblico urbano, con testimonianze e contributi video su alcune pratiche (ad esempio il parkour).

Partendo questi stimoli più specifici, l’incontro è però pensato anche in ottica più allargata come un’occasione di dibattito e di restituzione collettivi sulle riflessioni e gli spunti che saranno emersi dalle due precedenti giornate

 

Alcune letture:

gender manoeuvring & skateboard

 

babes and boardsinvisible girls

 

gender and snowboarding

 

Laurendeau, Sharara – Women Could Be Every Bit As Good As Guys

 

sk8er girls

 

Sessismo e Antisessismo nello sport popolare

Da sempre le Palestre Popolari si definiscono antifasciste, antirazziste ed antisessiste.
Ma che cosa vuol dire essere antisessisti/e nello sport e fare sport  in maniera antisessista?
Quanto di ciò che avviene negli spogliatoi e nelle palestre serve a scardinare l’oppressione di genere?
E le pratiche che utilizziamo durante i nostri allenamenti sono frutto di una scelta ragionata e condivisa?
Quanto, invece, potremmo ancora fare per combattere il sessismo spesso inconsapevole ma non per questo meno violento?
Questa tavola rotonda si propone di essere uno spazio in cui riflettere sulla quotidianità delle nostre palestre, su come occupiamo lo spazio durante gli allenamenti e negli spogliatoi, di come si incontrano i nostri corpi, tra pudori e differenze.
La discussione si rivolge a tutt* , con l’idea di condividere esperienze e riflessioni che verranno raccolte anche in modo anonimo durante il festival.
Segnaliamo inoltre una serie di letture utili per la discussione, invitando a proporne altre.

 

Autodifesa

A partire dalle riflessioni contenute nel volantino allegato e’ nato un paio di anni fa dall’esigenza del collettivo Degenerate(http://tinyurl.com/pvvt5l3) un corso di autodifesa tenuto in spazi sociali di Firenze. Durante le GASP! vorremmo provare a socializzare questa esperienza con una lezione aperta a tutte/i. La lezione si comporra’ di esercizi semplici per prendere confidenza con il proprio corpo inserito in un ambiente urbano, non avra’ la pretesa di essere esaustivo o insegnare tecniche micidiali, ma solo di servire da supporto ad un riflessione sull’autodifesa e il rapporto tra i corpi.

 

AUTODIFESA BW retro

Torneo di Calcetto

“Il calcio è di chi lo ama”, recita lo spot della Serie A. Maschile. Professionistica.
In una semplice frase racchiude tutte le contraddizioni di uno sport profondamente diviso tra la sua anima popolare, aperta a chiunque e fatta di campetti di fortuna e un pallone, e i riflettori del grande show che è il calcio professionistico. Di pochi, profondamente escludente, sport considerato maschile per natura, che discrimina e trascura l’universo del calcio femminile e di chi in divisioni di genere rigide e binarie non rientra e non vuole rientrare.
Partendo dalle nostre esperienze nel calcio femminile torinese, dal progetto di inclusione delle identità sessuali transgender portato avanti dalle delle Tegnizze nei campetti di Verona, dal contributo che ognun* vorrà portare, proponiamo un torneo di calcetto misto come possibilità reale di mettere in gioco sé stess* e i propri corpi, per svago, per confronto con gli/le altr* dove le differenze siano un arricchimento e non un limite. Un calcio che sia davvero per tutt*.

ISCRIZIONI TORNEO (per squadre già formate o persone singole da inserire):
-mail all’indirizzo calcettogasp@canaglie.org
-sul posto al banchetto informativo GASP! venerdì 25

   

Con-sensualità

WORKSHOP SUL CONSENSO

Nello sport agiamo attraverso i corpi, corpi che sono campo di battaglia non solo per le sfide in campo, ma anche nella relazione con l’altro/a. Dopo fatica e sudore chi verrà al workshop si prenderà uno spazio per mettere le mani sul proprio e l’altrui corpo, nel tentativo di riflettere su cosa vuol dire consenso e spazio safe. Chi viene può decidere in che misura prendere parte ai giochi (non invasivi ma che comunque implicano contatto fisico).

PROGRAMMA GASP!

******* Aggiornamento! Piccolo cambiamento di programma, lotta a terra e nel fango Venerdì, workshop e esibizione di pole-dance il Sabato ******************

Il Programma di Gasp! è online

Clicca sul link per vedere il programma completo e la presentazione di workshop, tavole rotonde ed allenamenti

Gasp! si avvicina, non perdertelo!

manifestino programma 2